Friday 16 May 2008

festival italiano 2008

Arriva giugno, arriva il nono festival italiano a Hong Kong, organizzato dalla Camera di Commercio www.icc.org.hk.

Come il console generale Alessandro De Pedys ha scritto, gli eventi permetteranno al pubblico di gustare l'Italia "with a twist":

Festival di cinema italiano, 5 - 26 giugno, al Grand Cinema, Elements, Kowloon Station:
5 giugno: apertura del festival di cinema, allo Stormies, Elements - prenotazioni: Manuele Bosetti, manager della Camera
5 giugno: Agata e la Tempesta
12 giugno: Dopo Mezzanotte
17 giugno: Il Manoscritto del Principe
19 giugno: Sfiorarsi
24 giugno: Basta un Niente
26 giugno: Il Vento fa il suo Giro

Gala Cena "Una notte di calcio", 6 giugno, all'albergo Island Shangri-La, Admiralty:
ospite speciale: Gelindo Bordin, campione di maratona
all'asta: 2 palloni di calcio firmati rispettivamente da Totti e Inzaghi, 1 maglietta firmata da Totti e 1 gioiello della Loffredo

Concerto della pianista Silvia Paparelli, 29 giugno, alla Hong Kong Academy for Performing Arts, Wanchai:
opere di Scarlatti, Rossini, Donizetti

Senza i sponsor, non ci sarebbe un festival italiano a Hong Kong. Quindi grazie mille a:
Caben, Auto Italia, The Swank, Diadora, Ferrero Rocher, Casa Mia Wines, Alitalia, Loffredo, The Grand Cinema

la cataiana
- interprete cinese ( cantonese & mandarino ) - inglese - francese - italiano - libera professionista laureata con 10+ anni di esperienza in Cina e in Europa
@ email: europa.catai chiocciola yahoo.it
- 中文 (廣東話 & 普通話) - 英語 - 法語 - 意/義大利語 專業口/傳譯員
- Chinese ( Cantonese & Mandarin ) - English - French - Italian interpreter in China & in Europe

Monday 5 May 2008

Piero Verni ed io sul Tibet

Ho letto un'intervista con Piero Verni, "giornalista, autore dell'unica biografia autorizzata sul Dalai Lama pubblicata in Italia, esperto di culture indo-tibetane, l’ex presidente dell'Associazione Italia Tibet".

L'intera intervista, Il tibelogo: "Il Dalai lama sbaglia, e adesso temo un'ondata di violenze", pubblicata a marzo 2008, e' qui: http://blog.panorama.it/mondo/2008/03/28/il-tibetologo-il-dalai-lama-sbaglia-e-adesso-temo-unondata-di-violenze/

Ne cito alcuni punti e rispondo:

1
Piero Verni: [I governanti cinesi] devono demonizzare [il Dalai Lama], per giustificare il loro no a qualsiasi trattativa. La verità è che i governanti cinesi non vogliono dialogare con nessuno, né con i miti praticanti della Falun gong, né con le minoranze etniche come gli uiguri.

la cataiana: E' vero che il governo cinese non vuole dialogare. I cinesi si comportano a volte ancora come degli imperatori come spiego spesso alle aziende italiane.

2
Piero Verni: Il loro obiettivo, del resto, è chiaro: fare della Cina una Singapore di un miliardo e trecentomila persone.

la cataiana: Singapore e' una citta' che funziona, abbastanza ricca, etnicamente mista (sudest asiatica, non come Roma), dove il governo e' dapperttutto, con poche liberta' e alcune leggi draconie (sulla droga, ex legge sul chewing gum, ecc.)

3
giornalista: Che cosa rappresenta il Tibet per la Cina?
Piero Verni: C’è lo sfruttamento intensivo di alcune risorse tra cui il legname.

la cataiana: Ho viaggiato parecchio in Tibet e ho visto pocchissimi alberi in Tibet. Gli alberi non crescono bene su un altipiano di piu' di 3000 metri. Semplice. Una risorsa che interessa molto non solo alla Cina ma al resto del sudest asiatica continentale e' l'acqua.

4
Piero Verni: Il Tibet per i cinesi, insomma, è un po’ quello che era il Kashmir per i turisti indiani.

la cataiana: Il Kashmir e il Tibet sono tutti e due regioni belle, tormentate dalle proprie montagne alte nelle zone geopolitcamente strategiche.

5
Piero Verni: In Tibet i coloni hanno un turn over, stanno lì in maggioranza per sette anni, poi tornano a vivere nella madre patria.

la cataiana: Questo molti critici della Cina non lo sanno. I cinesi dicono che stare troppo ad un'altitudine di piu' di 3000 metre fa male. Ci sono anche quelli che restano, certo. Non mancano neanche quelli che si sposano con i tibetani ma questo succede gia' da decenni e secoli.

6
Piero Verni: [I cinesi] vanno lì per arricchirsi, possono vivere come cittadini di prima classe, con una serie di privilegi che i tibetani si sognano.

la cataiana: I cinesi vanno in Tibet a lavorare, come in Italia, come gli italiani in Cina. Ci sono quelli che si sono arricchiti lavorando, ma non dimentichiamo che le strade in Tibet sono state costruite dagli operai cinesi pagati poco, non tibetani, nelle condizioni durissime e pericolose. E i privilegi dei cinesi - quali? Mangiare con i bastoncini?

la cataiana - tibetologa anche lei
- interprete cinese ( cantonese & mandarino ) - inglese - francese - italiano laureata con 10+ anni di esperienza in Cina e in Europa
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- Chinese ( Cantonese & Mandarin ) - English - French - Italian interpreter in China & in Europe

mostra a Firenze: Cina - alla corte degli imperatori

Cina - alla corte degli imperatori - dalla tradizione Han all'eleganza Tang (25 - 907)

Dal sito http://www.cinamaivistafirenze.it/index.jsp:

Perché una mostra sulla Cina a Firenze? L’èra Tang (618-907) è considerata un momento di grande rinnovamento e una nuova sintesi della civiltà cinese: la sua arte rappresenta uno dei vertici della storia culturale del Paese e il suo splendore artistico è paragonabile a quello del Rinascimento fiorentino. Entrambi hanno le loro radici in una fortunata combinazione di unificazione linguistica, grandi viaggi e apertura alle nuove idee provenienti da fuori.

La mostra, è stata curata da Sabrina Rastelli alla quale si è affiancato un comitato scientifico composto da Roderick Whitfield, Maurizio Scarpari, Felix Schoeber, Stefania Stafutti, IMan Lai e Gian Carlo Calza, prodotta e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e da Art Exhibitions China della Repubblica Popolare Cinese in collaborazione con MondoMostre, con il sostegno della Regione Toscana, della Provincia di Firenze, del Comune di Firenze della Camera di Commercio di Firenze e dell’Associazione Partners di Palazzo Strozzi.

L’allestimento della mostra è a cura di Romeo Gigli, la cui creatività si confronta con una mostra d’arte.

la cataiana
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