Negli anni 80 e 90, Hong Kong, ancora una colonia britannica (fino al 30 giugno 97), aveva ricevuto piu’ di 100.000 refugiati vietnamiti, o the Vietnamese boat people (i vietnamiti di barca), come erano chiamati, la maggior parte refugiati finanziari e non veramente politici.
Era il governo britannico che aveva deciso per la colonia che poteva e doveva accogliere dei refugiati vietnamiti, pero’ le spese hanno pagato solo gli hongkonghini. Con l’arrivo del 1997 e il governo cinese a Hong Kong, i refugiati vietnamiti che non erano ancora stati accettati dagli altri paesi (di solito l’Australia e il Canada) sono stati rimandati in Vietnam. La Cina era ed e’ ancora un paese povero e non accettava dei refugiati finanziari.
Oggi in Francia certi capi francesi che non conoscono questo episodio abbastanza recente e che pensano erroneamente che l’Asia sia tutta uguale – l’effetto Unione Europea? - mandano a lavoro a Hong Kong dei francesi di origine vietnamita mentre agli hongkonghini i vietnamiti fanno pensare immediatamente ai refugiati, un po’ come certi capi italiani a Hong Kong che affidano dei carichi importanti ai cinesi che parlano italiano (piu' un inglese vergognoso), avendolo imparato lavorando in Italia ma nei ristoranti o negozi cinesi.
la cataiana
- interprete cinese ( cantonese & mandarino ) - inglese - francese - italiano - libera professionista laureata con 10+ anni di esperienza in Cina e in Europa
@ email: europa.catai chiocciola yahoo.it
- 中文 (廣東話 & 普通話) - 英語 - 法語 - 意/義大利語 專業口/傳譯員
- Chinese ( Cantonese & Mandarin ) - English - French - Italian interpreter in China & in Europe